Università Cattolica del Sacro Cuore

Criteri redazionali

1. Impostazione dei margini della pagina (comandi di word: Layout di pagina / Imposta
pagina): superiore = 4 cm, inferiore = 3 cm, destro = 3,7 cm, sinistro = 3,7 cm. Complessivamente, una pagina di testo priva di note e di citazioni staccate consterà di circa 2400
battute.

2. Rientri e spaziatura da applicare a tutto il file (selezionare la voce “Paragrafo” dalla
barra strumenti di word):

Allineamento:         giustificato
Rientri:         a sinistra = 0 cm, a destra = 0 cm
Speciale:         prima riga, rientra di 0,5 cm
Spaziatura:         prima = 0 cm, dopo = 0 cm
Interlinea:         singola

I suddetti valori vanno applicati a tutto il testo dell’articolo (comando di word: Home /
seleziona / seleziona tutto).

I sopra riportati valori vanno altresì applicati alle note a piè di pagina.
Ricordarsi che anche alle note a piè di pagina va applicato il rientro della prima riga di
0,5 cm.

Alle citazioni staccate sia di testi in prosa sia di versi poetici incolonnati applicare il rientro a sinistra pari a 0,5 cm. Se nelle citazioni staccate si va a capo, il rientro a sinistra della
prima riga non aumenta, ma è sempre pari a 0,5 cm.

Dopo le citazioni staccate sia di testi in prosa sia di versi poetici incolonnati la prima riga
del primo paragrafo del testo dell’articolo avrà il rientro speciale / prima riga pari a 0 cm.
Prima e dopo la citazione staccata sia di testi in prosa sia di versi poetici incolonnati
lasciare 1 riga.

3. Tipo di carattere: “MinionPro-Regular”.

Corpo del carattere:

12 per il testo,
10 per le citazioni staccate,
9 per le note a piè di pagina.

4. In testa alla prima pagina dell’articolo scrivere, con carattere “MinionPro-Regular”, con
corpo 14 e andando a capo ogni volta:

− TITOLO DELL’ARTICOLO (in Tutto maiuscolo e con allineamento centrato, senza
punto finale; se nel titolo del contributo figura il titolo di un’opera, quest’ultimo andrà
scritto in corsivo; se il titolo dell’articolo contiene una citazione, essa andrà inserita tra
virgolette uncinate « »; se nel titolo compaiono termini o espressioni messi in rilievo,
vanno fatti precedere e seguire dalle virgolette alte doppie graziate “ ”);

− dopo il titolo lasciare 2 righe vuote e scrivere il proprio Nome e Cognome (con allineamento centrato e in Maiuscolo/Maiuscoletto, per il quale usare il comando di word:
Home / carattere / maiuscoletto; le iniziali vanno scritte in maiuscolo);

− indirizzo e-mail al quale inoltrare le bozze (figurerà solo sulle bozze e non verrà stampato).

Eventuali epigrafi vanno scritte in corpo 8 e in tondo (a meno che il corsivo non figuri nell’originale); per collocarle 2 righe sotto il Nome e Cognome dell’autore dell’articolo, sul lato
destro della pagina, usare il comando di word: Home / paragrafo / rientri / sinistra (inserire
un valore numerico adeguato). Il nome (per esteso, non puntato) e il cognome dell’autore
della citazione collocata in esergo vanno scritti in Maiuscolo/Maiuscoletto.

Dopo il titolo o dopo l’epigrafe, lasciare 10 righe vuote prima di cominciare a scrivere il
testo dell’articolo.

5. Dividere in testo dell’articolo in paragrafi numerati con numeri arabi progressivi (a partire dal numero 1., così come esemplificato nel presente prospetto), che andranno scritti in
grassetto e seguiti dal punto. Il testo va posto immediatamente dopo, di seguito.
I paragrafi numerati vanno distanziati inserendo 1 riga vuota, senza l’aggiunta di asterischi. La prima riga dei paragrafi numerati avrà un rientro pari a 0 (così come esemplificato
nel presente prospetto).
Il testo dell’articolo può essere diviso altresì in paragrafi titolati e numerati a partire dal numero 1. Se particolarmente complesso, il testo può essere diviso in capitoli, numerati a
partire dal numero I., quindi in paragrafi (numerati a partire dal numero I.1.) e in sottoparagrafi (numerati a partire dal numero I.1.1.).
Non deve essere inserito il punto al termine del titolo.
L’eventuale Introduzione o Premessa (in Maiuscolo/Maiuscoletto e senza il
punto finale) non va numerata e non va conteggiata nella numerazione dei paragrafi o dei
capitoli; lo stesso vale per le eventuali Conclusioni (in Maiuscolo/Maiuscoletto e
senza il punto finale). Lasciare 1 riga vuota dopo l’Introduzione, dopo la Premessa e dopo
le Conclusioni. Prima delle Conclusioni lasciare 2 righe vuote.

Il titolo dei paragrafi o dei capitoli va scritto – senza il punto finale – in Maiuscolo/
Maiuscoletto, con allineamento a sinistra e in corpo 12 ; va fatto precedere da 2 righe
vuote e seguire da 1 riga vuota. Eventuali titoli di opere figuranti nel titolo del paragrafo
andranno scritti in corsivo. Se il titolo del paragrafo o del capitolo contiene una citazione,
essa andrà inserita tra virgolette uncinate (« »); se nel titolo del paragrafo o del capitolo
compaiono termini o espressioni messi in rilievo, vanno fatti precedere e seguire dagli
apici doppi graziati (“ ”).
Il titolo dei paragrafi dei capitoli va scritto – senza il punto finale – in corsivo, con
allineamento a sinistra e in corpo 12; va fatto sia precedere sia seguire da 1 riga vuota.
Eventuali titoli di opere figuranti nel titolo del paragrafo andranno scritti in corsivo e
collocati tra apici doppi graziati (“ ”). Se il titolo del paragrafo contiene una citazione,
essa andrà inserita tra virgolette uncinate (« »); se nel titolo del paragrafo compaiono
termini o espressioni messi in rilievo, vanno fatti precedere e seguire dagli apici doppi
graziati (“ ”).
Il titolo dei sottoparagrafi dei capitoli va scritto – senza il punto finale – in tondo, con
allineamento a sinistra e in corpo 12; va fatto sia precedere sia seguire da 1 riga vuota.
Eventuali titoli di opere figuranti nel titolo del sottoparagrafo andranno scritti in corsivo.
Se il titolo del sottoparagrafo contiene una citazione, essa andrà inserita tra virgolette uncinate (« »); se nel titolo del sotto-sotto-paragrafo compaiono termini o espressioni messi
in rilievo, vanno fatti precedere e seguire dagli apici doppi graziati (“ ”).

Questa, in sintesi, la gerarchia dei titoli:

a) articolo diviso in paragrafi:
1. Titolo paragrafo (prima 2 righe vuote, dopo 1 riga vuota)

b) articolo diviso in capitoli, paragrafi e sottoparagrafi:
I. TITOLO DEL CAPITOLO (prima 2 righe vuote, dopo 1 riga vuota)
I.1. Titolo paragrafo (prima 1 riga vuota, dopo 1 riga vuota)
I.1.1. Titolo sottoparagrafo (prima 1 riga vuota, dopo 1 riga vuota)

6. Le virgolette uncinate (« ») vanno utilizzate solo ed esclusivamente per le citazioni
effettuate nel testo, nelle note a piè di pagina e nei titoli.
In tutti gli altri casi (come, ad esempio, per conferire rilievo a un termine) usare le virgolette alte doppie graziate (“ ”), non le virgolette alte singole (‘ ’).

7. Le citazioni di brani lunghi meno di 3 righe vanno poste di seguito nel testo e tra virgolette uncinate (es.: «citazione citazione citazione citazione citazione»).
Per le citazioni poetiche, se superiori a 3 versi vanno staccate dal testo e incolonnate,
se pari o inferiori a 3 versi, questi vanno posti di seguito nel testo, tra parentesi tonde
e separati da una barra obliqua sia preceduta sia seguita da uno spazio («Verso / verso
/ verso»); i versi poetici vanno trascritti in tondo, non in corsivo, a meno che il corsivo
compaia nell’originale. Nelle note a piè di pagina, i versi – indipendentemente dalla
lunghezza della citazione – non vanno incolonnati, bensì scritti di seguito, separati da
una barra obliqua sia preceduta sia seguita da uno spazio («Verso / verso / verso / verso
/ verso / verso»).
Nelle note a piè di pagina, le citazioni di brani in prosa non vanno staccate dal testo,
bensì scritte di seguito.
Sia nel testo sia nelle note a piè di pagina, nel caso di citazione nella citazione, la gerarchia delle virgolette è la seguente:

«“ ”» (uncinate e apici doppi graziati)
«“ ‘ ’ ”» (uncinate, apici doppi graziati e apici singoli graziati)

Se la citazione non è integrale, inserire [...] in corrispondenza dell’omissione. Non va inserito […] all’inizio e alla fine delle citazioni sia staccate sia tra virgolette.

8. Nel testo, le citazioni superiori alle 3 righe vanno staccate dal contesto e fatte sia precedere sia seguire da una riga vuota. Per le citazioni staccate si usino:

− corpo del carattere pari a 10 punti;
− interlinea pari a 1;
− allineamento giustificato;
− rientri: pari a 0,5 cm a sinistra del brano citato, pari a 0 cm a destra del brano citato; se
si va a capo, il rientro a sinistra rimane pari a 0,5 cm.

Il testo della citazione staccata va scritto senza virgolette d’apertura e di chiusura (né uncinate, né apici doppi).
Qualora all’interno delle citazioni staccate fossero presenti le virgolette uncinate (« »),
queste andranno sostituite dagli apici doppi graziati (“ ”).

Nel caso di poesie, per citazioni superiori a tre versi, occorre incolonnare i versi con allineamento giustificato, lasciando a sinistra 0,5 cm con il comando di word: Home / paragrafo
/ rientri / sinistra 0,5 cm. I versi poetici vanno trascritti in tondo, non in corsivo, a meno
che il corsivo non compaia nell’originale.
Per le citazioni di testi poetici montaliani, non occorre inserire le note a piè di pagina
per i riferimenti bibliografici, ma – per non appesantire il testo di note – va inserita nel
testo, dopo le virgolette di chiusura ( » ) e tra parentesi tonde, la sigla immediatamente 
seguita dal numero della pagina (cioè senza p. / pp. e senza la virgola dopo la sigla), applicando i criteri illustrati nel prospetto del Siglario montaliano.

9. Note a piè di pagina e sigle bibliografiche. Nel testo, al termine di ogni citazione, dopo
le virgolette uncinate di chiusura, va inserito, con numerazione automatica e con collocazione a piè di pagina, il numero della nota, scritto con carattere rimpicciolito e collocato
in apice.
Nel testo dell’articolo, il numero della nota va collocato per lo più prima dei segni di
interpunzione.

Nel testo della nota a piè di pagina si usi il corpo del carattere pari a 9 punti. Nelle note a piè di pagina, dopo il numero della nota si lasci uno spazio prima di cominciare a scrivere.

Come si è sopra anticipato (cfr. § 8), per le citazioni di testi montaliani non occorre inserire le note a piè di pagina, ma dopo le virgolette uncinate di chiusura va inserita tra
parentesi tonde la sigla seguita dal numero di pagina (senza p. / pp. E senza virgola dopo la sigla), applicando i criteri illustrati nel Siglario montaliano.

Nelle note a piè di pagina, al termine della citazione occorre inserire il riferimento bibliografico tra parentesi tonde subito dopo le virgolette uncinate di chiusura.
Es: «Citazione, citazione, citazione, citazione, citazione» (riferimento bibliografico, trascritto applicando i criteri redazionali qui di seguito illustrati).

10. I riferimenti bibliografici nelle note a piè di pagina devono figurare, separati dalla virgola e nel seguente ordine:

− Nome (non puntato ma scritto per esteso la prima volta) e Cognome dell’autore (entrambi in Maiuscolo/Maiuscoletto, non in tutto maiuscolo);
− titolo ed eventuale sottotitolo (entrambi in corsivo);
− eventuale Nome e Cognome del curatore preceduto da a cura di abbreviato in a c. di;
− eventuale numero del volume (vol.) o del tomo (t.) da cui si cita;
− luogo di edizione;
− casa editrice (omettere il nome della collana o, se si considera importante specificarlo,
inserirlo dopo quello della casa editrice tra parentesi tonde aperto e chiuso dagli apici
doppi graziati ( “ ” ) e preceduto dal termine collana);
− anno di edizione;
− pagina (p.) /e (pp.) da cui proviene la citazione.

Es.: Giuseppe Farinelli, La Scapigliatura. Profilo storico, protagonisti, documenti, Roma,
Carocci, 2003, p. 139.

Nella nota a piè di pagina va indicato solamente il numero della pagina citata; vanno omessi i numeri delle pagine iniziali e finali del capitolo dell’opera o dell’articolo dai quali proviene la citazione.

Nel caso di miscellanee di più autori, il titolo dell’opera va fatto precedere da AA.VV., e va fatto seguire dal Nome e dal Cognome del curatore preceduto dall’espressione a c. di
(es.: AA.VV., Il «Vegliardo» e gli «Anticristi». Studi su Manzoni e la Scapigliatura, a c. di Renzo Negri, Milano, Vita e Pensiero, 1978).
Se nei titoli figura una citazione testuale, sia di termini sia di espressioni, va inserita tra
le virgolette uncinate (« »). Se nei titoli (di un’opera, di un capitolo o di un articolo) è inserito un titolo di un’opera, esso andrà lasciato in corsivo (dunque, non andrà trasformato
in tondo) e andrà fatto sia precedere sia seguire dalle virgolette doppie alte in corsivo (“ ”).

Nel caso di un volume scritto da un solo autore e composto da più capitoli, si segua il seguente esempio: Michele Dell’Aquila, Borgese e il romanticismo italiano, in Manzoni e
altro Ottocento, Milano, Istituto Propaganda Libraria, 1992; non è richiesto l’inserimento
delle pagine iniziali e finali del capitolo ma unicamente del numero della pagina da cui
proviene il brano eventualmente citato.

I numeri dei volumi dei quali è composta un’opera vanno indicati alla fine del lemma,
come nel seguente esempio: Giuseppe Savoca [a c. di], Concordanza di tutte le poesie di
Eugenio Montale. Concordanza, Liste di Frequenza, Indici, Firenze, Olschki, 1987, 2 voll.

11. Sia nel testo sia nelle note, i titoli delle riviste e dei quotidiani vanno scritti in tondo e
posti tra virgolette doppie alte graziate (“ ”), non tra virgolette uncinate (che, come sopra
si è detto, vanno impiegate unicamente per le citazioni).
Il titolo della testata va riportato per esteso e senza omettere l’eventuale articolo iniziale
(scrivere in maiuscolo l’iniziale dell’articolo).
Se la testata è composta da due o più termini, tutte le iniziali dei sostantivi e degli aggettivi vanno scritte in maiuscolo. Es.: “R.EM. Rivista Internazionale di Studi su Eugenio
Montale”.

Il titolo della rivista o del giornale riportato in un lemma bibliografico non deve essere
preceduto dalla preposizione “in”.

Utilizzare le virgolette doppie alte graziate (“ ”) anche per i titoli delle collane editoriali,
per diciture di accademie, archivi e fondi.

12. Se il riferimento bibliografico riguarda un testo già citato in una nota non immediatamente precedente:

− nel caso in cui non compaiano altre opere dello stesso autore, indicare il solo Cognome,
seguito da cit. e dal numero di pagina (es.: Borgese, cit., p. 166);
− nel caso in cui un autore ricorra più volte nei riferimenti bibliografici, la prima volta si
inseriscano per esteso Nome e Cognome (es.: Aldo Palazzeschi), in seguito si citerà
solo il cognome (es.: Palazzeschi, Allegoria di novembre, cit.);
− qualora vengano citate più opere di uno stesso autore, per evitare equivoci, dopo il
cognome si citerà anche il titolo dell’opera in questione. Se il titolo è breve si citerà per
intero, quindi sarà seguito dalla virgola, da cit. e dall’indicazione del numero di pagina.
Se il titolo è lungo, lo si citerà per esteso la prima volta; in quelle successive si citerà solo
la prima parte e si inserirà [...] in corsivo in corrispondenza dell’omissione.

13. Per quanto riguarda la data di pubblicazione di saggi/articoli apparsi su riviste/quotidiani, occorre così specificarla.
Per articoli apparsi su giornale: giorno, mese (scritto per esteso, non in cifra araba o
romana, e con iniziale minuscola) e anno solare.
Per saggi apparsi su rivista: solamente o il numero (preceduto da n.) o il mese (scritto
per esteso, con l’iniziale minuscola) – non entrambi – seguiti dall’anno solare.
In entrambi i casi va omesso il numero dell’annata della rivista.
Se l’articolo non è firmato, inserire al posto del Nome Cognome il trattino medio seguito da una virgola ( –, Titolo, “Testata”, etc.).

Anche nell’indicazione delle date delle lettere il mese va scritto per esteso (non in cifra
araba o romana) e con l’iniziale minuscola.

Quando si cita una lettera o da una lettera, scrivere in nota:

Lettera di [Nome Cognome del Mittente] a [Nome Cognome del Destinatario] del [giorno mese anno; il mese va scritto per esteso e con l’iniziale minuscola] da [Località] (seguono gli altri riferimenti bibliografici).

Quando si cita da una pagina web, dopo il link specificare la data dell’ultima consultazione.

14. Nelle note a piè di pagina non si utilizza Ivi, bensì Ibidem / ibidem (non puntato, ma
scritto per esteso). Si utilizza Ibidem (con l’iniziale maiuscola) all’inizio di una nota, preceduto da uno spazio. Si utilizza ibidem (con l’iniziale minuscola) negli altri casi (anche
dopo la parentesi di apertura).
Si utilizza Ibidem / ibidem se il riferimento bibliografico è identico, numero di pagina
compreso, a quello indicato nella nota immediatamente precedente.
Ibidem / ibidem sarà seguito dal punto, senza l’indicazione del numero di pagina se
questo è identico a quello figurante nella nota immediatamente precedente; se il numero
di pagina è diverso, esso andrà indicato dopo Ibidem / ibidem seguito dalla virgola (scritta
in tondo)e da p. / pp.
Prima di ibidem non va messa la preposizione “in”.

15. Principali abbreviazioni:

a c. di = a cura di
[a c. di] = a cura di (es: Nome Cognome Curatore [a c. di], Titolo, etc.)
a.l. = ad locum
a.v. = ad vocem
cap. / capp. = capitolo/i
cfr. = confronta
c.a. = il corsivo è dell’autore
c.n. = il corsivo è nostro
cit. = citato
cfr. = confronta
ed. = edizione
intr. = introduzione
ms. = manoscritto
n. = numero
n. = nota
nn. = numeri
nn. = note
p./pp. = pagina/e
postf. = postfazione
pref. = prefazione
prem. = premessa
pt. = parte
r./rr. = riga/he
s./ss. = seguente/i
sr. = serie
s.v. = sub voce
t. = tomo
tr. = traduzione
v./vv. = verso/i
vd. = vedi
vol./voll. = volume/i

Dopo il punto dell’abbreviazione lasciare sempre uno spazio.

16. I numeri di pagina vanno trascritti in forma abbreviata e usando come separatore il
trattino corto ( - ), come nei seguenti esempi:

p. 27; pp. 27-9; pp. 27-45; pp. 301-57; pp. 1234-8; pp. 1234-92; pp. 1234-451.

Per indicare il numero dei versi poetici si applichi lo stesso criterio.

Dopo p. o pp. e dopo v. o vv. lasciare uno spazio vuoto prima del numero.

Va/nno indicato/i solamente il/i numero/i della/e pagina/e citata/e. Vanno invece omessi i
numeri delle pagine iniziali e finali del capitolo dell’opera o dell’articolo dal quale proviene
la citazione.

Es.:
«Citazione, citazione citazione citazione, citazione. Citazione, citazione citazione» (Autore, Titolo articolo, “Testata Rivista o Giornale”, numero o mese o data, anno solare, p.
citata).
«Citazione, citazione citazione citazione, citazione. Citazione, citazione citazione» (Autore, Titolo capitolo, in Titolo volume, Città, Editore, anno di pubblicazione, p. citata).
Le pagine in numero romano vanno scritte in Tutto Maiuscolo (es: p. XII, pp. XXIV-V).

17. Usare correttamente gli accenti acuti e gravi. La “e” maiuscola accentata (3a persona
singolare del verbo essere) va scritta con l’accento grave (È), non con l’apostrofo.
Tutti i termini in lingua non italiana, dialetto e latino compresi, vanno scritti in corsivo
(unica eccezione: in caso di citazione, ove fa testo l’originale).

18. Negli incisi utilizzare il trattino medio (testo [1 spazio vuoto] – inciso – [1 spazio
vuoto] testo).
La virgola non deve essere collocata prima del trattino medio.
La virgola non va collocata prima della parentesi tonda o quadra.

Quando, nel testo dell’articolo o delle note, si menziona un anno, scriverlo per esteso (es:
1932, non ’32).
Quando si menziona una decade, scriverla in lettere e con l’iniziale maiuscola (es.: anni
Venti).

19. Al termine dell’articolo non è richiesto l’inserimento dell’apparato bibliografico (inserire, eventualmente, i lemmi bibliografici in una nota a piè di pagina, non necessariamente
alla fine dell’articolo).

Al termine del contributo lasciare tre righe e inserire nella quarta un asterisco * con allineamento centrato.
Lasciare altre due righe e nella terza inserire, con allineamento giustificato, il riassunto
del contributo sia in italiano (massimo 800 caratteri, spazi inclusi), preceduto dalla dicitura Riassunto, sia in inglese (massimo 800 caratteri, spazi inclusi), preceduto dalla dicitura
Abstract (in corsivo); quindi far seguire Parole chiave chiave in italiano (5, scritte di
seguito, separate dalla virgola) e Keywords in inglese (5, scritte di seguito, separate dalla
virgola).

Per i riassunti e le parole-chiave, sia in italiano sia in inglese, usare il corpo 10.

20. Numerare le pagine dell’articolo (comando di word: Inserisci /numero di pagina / in
basso / numero normale 3).

21. Selezionare il testo dell’articolo e applicare il carattere MinionPro-Regular; fare la stessa operazione con le note a piè di pagina.

22. Come ultima operazione, eliminare gli spazi bianchi in eccesso (comando di word:
Home / seleziona / seleziona tutto / sostituisci / trova / digitare due spazi bianchi / sostituisci con / digitare uno spazio bianco / sostituisci tutto; dare il comando “sostituisci tutto”
più volte, sino alla completa eliminazione degli spazi bianchi in eccesso).
Applicare l’operazione a tutto il testo (riassunti e parole-chiave compresi).
Applicarla altresì alle note a piè di pagina.

23. Salvare il file in formato word con nome:
Rivista R.EM_proprio Cognome e Nome_argomento sintetico
Salvare il file word in formato pdf col medesimo nome.

24. Caratteristiche dell’e-mail per l’invio degli articoli:

Oggetto:
RIVISTA R.EM_proposta articolo_ argomento sintetico

Allegati:
− il testo dell’articolo in formato sia word sia pdf;
− (per coloro che non sono accademici strutturati) curriculum, comprensivo dell’elenco
delle pubblicazioni effettuate, nonché dei propri recapiti telefonici ed e-mail;
− (per coloro che non sono accademici strutturati) se autori di altre pubblicazioni di
argomento montaliano, dovranno allegarne copia in pdf (anche in bassa risoluzione).

25. Inviare il tutto, contestualmente, a:

- Angela Ida Villa (Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano):
ida.villa@unicatt.it

- Angelo Colombo (Université de Franche-Comté – Besançon):
angelo.colombo@univ-fcomte.fr

 

 

 

SIGLARIO MONTALIANO

Principali sigle montaliane, in ordine alfabetico, utilizzate nei riferimenti bibliografici, sia
nelle note sia nel testo degli articoli pubblicati sulla rivista “R.EM”

M = Eugenio Montale

AMS = M, Il secondo mestiere. Arte, musica, società, a c. di Giorgio Zampa, Milano, Mondadori, 1996

CO = M, La casa di Olgiate e altre poesie, a c. di Renzo Cremante e Gianfranca Lavezzi,
Milano, Mondadori, 2006

DP = M, Diario postumo. 66 poesie e altre, a c. di Annalisa Cima, pref. di Angelo Marchese,
testo e apparato critico di Rosanna Bettarini, Milano, Mondadori, 1996

DP-C = Giuseppe Savoca [a c. di], Concordanza del “Diario postumo” di Eugenio Montale.
Facsimile dei manoscritti, testo, concordanza, Firenze, Olschki, 1997

LAB = M, Giorni di libeccio. Lettere ad Angelo Barile (1920-1957), a c. di Domenico Astengo
e Giampiero Costa, Milano, Archinto, 2002

LC = M, Lettere a Clizia, a c. di Bettarini-Gloria Manghetti-Franco Zabagli, Milano,
Mondadori, 2006

LCM = Lettere da Casa Montale (1908-1938), a c. di Zaira Zuffetti, pref. di Roberto Vignolo, Milano, Àncora, 2006

LPM = M, Lettere e poesie a Bianca e Francesco Messina. 1923-1925, a c. di Laura Barile,

Milano, Scheiwiller, 1995

OV = M, L’opera in versi, ed. critica a c. di Bettarini e Gianfranco Contini, Torino, Einaudi, 1980

PR = M, Prose e racconti, a c. di Marco Forti e Luisa Privitera, Milano, Mondadori, 1997

QG = M, Quaderno genovese, a c. di Barile, Milano, Mondadori, 1983

SM1 = M, Il secondo mestiere. Prose 1920-1979, t. I, a c. di Zampa, Milano, Mondadori, 1996

SM2 = M, Il secondo mestiere. Prose 1920-1979, t. II, a c. di Zampa, Milano, Mondadori, 1996

T = M, Tutte le poesie, a c. di Zampa, Milano, Mondadori, 2009

T-C = Savoca [a c. di], Concordanza di tutte le poesie di Eugenio Montale. Concordanza, Liste
di frequenza, Indici, Firenze, Olschki, 1987, 2 voll.

V = Varianti e autocommenti, in M, L’opera in versi, ed. critica a c. di Bettarini e Contini,
Torino, Einaudi, 1980, pp. 841-1183

V-AV = Bettarini, Retroscena di “Altri versi”, in Scritti montaliani, Firenze, Le Lettere, 2009,
pp. 175-244

Quando si fa una citazione, per non allungare eccessivamente l’apparato delle note a piè di pagina,
occorre inserire nel testo, tra parentesi tonde, immediatamente dopo la chiusura delle virgolette
uncinate, le sigle montaliane seguite direttamente dal numero della pagina senza p. / pp.
Es.:
«Non sono / che favilla d’un tirso» (T 61);
«Quand’ero ragazzo io i nomi delle più vistose locomotive – Bellerofonte, Astarotte – facevano
parte della misteriosa mitologia locale» (M, Le Cinque Terre, PR 235);
«Il treno che portava a Monterosso fermava a tutti i caselli, impiegava alcune ore. Era un treno più
fumoso degli altri per via delle molte gallerie» (AMS 1455-6).

Lo stesso criterio andrà applicato alle citazioni riportate nelle note a piè di pagina.
Andrà altresì applicato nel testo alle citazioni staccate.

Eventuali altre sigle di testi montaliani o di critica montaliana citati molto frequentemente andranno elencate sopra la nota a piè di pagina n. 1 (senza però inserire al termine del titolo dell’articolo un numero di nota o un asterisco).
Le altre sigle andranno elencate in ordine alfabetico e scritte in grassetto (come negli esempi sopra
riportati).
L’elenco delle altre sigle andrà trascritto di seguito, usando come separatore il punto e virgola.
Andrà fatto precedere dalla dicitura SIGLE. (in tutto maiuscolo). Tale elenco non dovrà contenere
le sigle presenti nel prospetto del “Siglario montaliano”.
Il corpo del carattere delle SIGLE è il 9.

 

 

Scarica qui il pdf dei Criteri redazionali di "R-EM" e del Siglario montaliano